La campagna elettorale è finita; le urne sono chiuse ed hanno emesso il loro responso.
Una nuova deputazione casertana è stata eletta ed è ormai tempo di mettersi al lavoro per il territorio, le cui urgenze ed emergenze si accrescono ogni giorno che passa.
La CISL, che nei giorni precedenti il voto, ha ospitato un confronto con tutte le forze presenti nella competizione elettorale, oggi, nella sua autonomia di grande forza sociale radicata sul territorio, sollecita le forze politiche e i deputati e senatori eletti a mettere in campo un impegno straordinario di fronte ad una situazione straordinaria.
La crisi morde sempre di più il nostro apparato produttivo e minaccia nubi nere sulla tenuta dei livelli occupazionali: alla JABIL sono a rischio 150 posti di lavoro e per venerdì 30 settembre è convocato dalle Organizzazioni sindacali di categoria e confederali un presidio presso la Prefettura.
E’ appena il caso di dire che il sindacato non può continuare ad avere come unico interlocutore istituzionale la Prefettura di Caserta, che ringraziamo per la capacità di ascolto e per il ruolo autorevole che ha avuto negli anni e che continua tuttora a svolgere.
Continua la crisi della SOFTLAB, altro importante insediamento industriale, mentre la WHIRPOOL minaccia di disertare gli impegni assunti di reindustrializzazione dell’area di Teverola e Carinaro.
Sono questi solo gli aspetti più vistosi di una situazione che, se non si trovano risposte adeguate ed urgenti, portano verso la desertificazione di un apparato industriale che nei decenni scorsi fece, con enfasi eccessiva, parlare di Caserta come “Brianza del Sud”.
Accanto a questi dati che attengono all’apparato produttivo, ne avanzano altri di altrettanta gravità: in primo luogo le infrastrutture, la grande incompiuta del territorio, dalla cui realizzazione dipende gran parte della sua attrattività e del suo rilancio: incompiuto è a distanza di 30 anni il Policlinico; incompiuta la mission dell’Interporto Sud Europa, stentano ad implementarsi le ZES, decisive per dare impulso al territorio casertano quale grande area retro portuale di Napoli.
Il turismo, grande opportunità, langue: 40 km di costa che fanno da cerniera tra il litorale flegreo e quello del basso Lazio, restano largamente inutilizzate e niente si fa per combattere il degrado ambientale e sociale di un segmento decisivo per lo sviluppo del turismo balneare.
Così sul versante del turismo culturale: la Reggia vanvitelliana resta occasione di un turismo che si conclude nella visita al Palazzo reale, mancando collegamenti e itinerari turistici che a partire da essa valorizzano i numerosi beni architettonici di cui dispone largamente il territorio.
In questo contesto i dati sociali fotografano una situazione di eccezionale gravità sul terreno occupazionale: la disoccupazione giovanile viaggia intorno al 50%, il che spinge i giovani, specie quelli con curriculum scolastici e d accademici di buon livello ad abbandonare il territorio; la disoccupazione femminile è al 60%; quella generale, tra le classi di età 19/over viaggia intorno al 20%.
Caserta è tra la terza e quarta provincia per percettori del reddito di cittadinanza e questo la dice lunga da un lato sulla situazione di disagio sociale, dall’altro sulle prospettive di un territorio che non può essere lasciato all’assistenzialismo, specie per quanti possono lavorare e o non trovano un lavoro o trovano lavori con paghe da fame.
D’altra parte questo strumento, che specialmente nella pandemia ha consentito di dare una risposta sociale, va comunque riformulato sia nella direzione di essere riservato a quanti non possono lavorare, sia in quella delle politiche attive del lavoro verso le quali si è dimostrato del tutto carente.
La CISL, in ogni caso, è impegnata sul terreno del lavoro, vera risposta sociale e di cittadinanza, nella considerazione che l’assistenza non può che essere una risposta emergenziale ma non certo strutturale.
Su tutte queste questioni, la politica, intesa come forze politiche e come rappresentanza eletta nel territorio, è chiamata ad esercitare un ruolo attivo, ad uscire dalla celebrazione dei propri riti e a mettere in campo ascolto dei problemi e ricerca delle soluzioni.
La dialettica tra le forze politiche e i diversi ruoli nello scacchiere istituzionale, che è l’essenza della democrazia, non deve però impedire agli eletti di saper fare squadra e rete per rappresentare le istanze del territorio nelle sedi istituzionali.
La CISL sollecita anche a livello territoriale la ricerca di una capacità di concertazione, di patto tra forze sociali, politiche e istituzionali affinché ciascuno, nell’autonomia del proprio ruolo e rappresentanza, dia un contributo e insieme si cerchino le soluzioni e le risposte adeguate, a partire dall’implementazione e gestione delle risorse del PNRR.
La situazione, aggravata inoltre dalla crescita dell’inflazione, dall’aumento dei costi energetici per famiglie e imprese, è tale che, se ad essa non si mette mano con serietà, può comportare rischi enormi per la tenuta della coesione sociale e democratica.
E’ il tempo di un impegno serio, quotidiano, strutturale: la CISL c’è, la politica è chiamata ad esserci senza ulteriori ritardi: ne va oltretutto della sua credibilità già messa in questione dall’aumento vertiginoso dell’astensionismo elettorale.
Caserta,28 settembre 2022
Il Segretario Generale
Giovanni Letizia
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