Categorie
News

Sbarra: “Incontro positivo con Draghi. Aumentare risorse e aiuti incrementando prelievo su extraprofitti”

si è svolto nella mattina di oggi 27 luglio l’incontro con il Governo per l’illustrazione della cornice finanziaria del Decreto Aiuti bis, di prossima emanazione, necessario per implementare gli interventi di sostegno a contrasto dell’emergenza-prezzi dovuta alla crisi energetica, che continua a gravare famiglie e imprese.

In apertura dei lavori il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato che è stata chiesta al Parlamento l’autorizzazione all’utilizzo di 14 miliardi di euro, derivanti dai migliori risultati degli andamenti economici, ovvero dalle risorse da maggiori entrate che possono quindi essere restituite al sistema economico e sociale.

La cornice finanziaria del provvedimento è precisamente di 14.3 miliardi di euro che verranno utilizzati a partire dal rafforzamento delle misure già adottate.

In merito al contenimento del costo dell’energia, la maggior parte delle risorse verrebbe utilizzato per proseguire nella riduzione degli oneri di sistema; sono poi stati annunciati interventi su crediti di imposta, misure sulle realtà energivore, sconti su bollette dell’energia e del gas nonché il prosieguo dell’intervento sul taglio delle accise.

Si prevedono poi una serie di misure per sostenere gli enti pubblici: dal settore sanitario ai comuni e città metropolitane, così come l’anticipazione degli interventi di rivalutazione delle pensioni fin dalla seconda parte dell’anno, insieme a una possibile misura calibrata sui contributi sociali dei lavoratori (decontribuzione).

I “pesi” finanziari da articolare sul complesso dei diversi interventi sono ancora da definire, ma la scelta di fondo sarebbe quella di non aumentare eccessivamente lo spettro delle azioni per concentrarsi sugli ambiti più importanti, indirizzando sulle singole misure risorse significative.

Come CISL, in apertura del nostro intervento, abbiamo dato atto al Presidente del Consiglio di aver onorato l’impegno assunto con le parti sociali nell’incontro dello scorso 12 luglio, confermando la propria serietà istituzionale. Abbiamo anche espresso il nostro rammarico per una crisi innescata su un provvedimento che destina risorse a lavoratori, pensionati e imprese, determinando una situazione di ingovernabilità nell’ambito di uno scenario di particolare complessità. Ci siamo quindi uniti all’appello del Presidente della Repubblica alla responsabilità, dichiarandoci pronti a metterci in gioco per risolvere problemi di grande delicatezza, a partire dalla crescente inflazione.

Per la Cisl il Decreto Aiuti bis dovrà dare continuità e consolidare le misure già assunte in precedenza, recuperando alcune gravi debolezze del precedente provvedimento, in particolare rispetto alla necessità di porre rimedio all’esclusione dei lavoratori precari e di quelli in somministrazione (bonus 200€), in larga misura presenti nel Paese.

Inoltre condividiamo che vada prorogato il taglio, in prossima scadenza, delle accise sul carburante, così come lo sconto in bolletta per le famiglie in difficoltà, rispetto al quale abbiamo proposto di sollevare la soglia ISEE oggi fissata in 12.000 a 15.000 euro, per allargare la platea dei beneficiari.

Abbiamo anche insistito sull’esigenza di programmare una ulteriore proroga del bonus di 200 euro, in considerazione del fatto che si tratta di un intervento diretto e utile a sostegno delle famiglie. Per la Cisl, inoltre, andrà verificata la possibilità di un provvedimento di riduzione dell’IVA da attuare in maniera selettiva, rivolto alle famiglie in difficoltà e tarato sui beni di largo consumo.

Ribadendo quanto già segnalato nell’incontro del 12 luglio, abbiamo anche proposto di innalzare la detassazione dei fringe benefit utilizzati dalle aziende dagli attuali 280 euro a 1.000 euro, data la disponibilità di molte realtà a sostenere in tal senso lavoratrici e lavoratori. Allo stesso modo è nostra convinzione che debba essere ridotta la tassazione sui proventi della contrattazione di secondo livello.

In merito al tema del cuneo fiscale, abbiamo proposto di aprire immediatamente il confronto nella prospettiva della prossima legge di bilancio, valutando di insistere sulla componente fiscale ed evitando di incidere su quella contributiva e quindi previdenziale, che potrebbe avere ripercussioni sui montanti pensionistici dei lavoratori. Così come abbiamo insistito sull’esigenza di rafforzare l’intervento sulle pensioni in essere per contenere l’impatto dell’inflazione.

Sul fronte delle risorse, alla dotazione finanziaria prevista, potrebbero aggiungersi altre risorse derivanti dalla ulteriore tassazione dell’extra gettito delle imprese del settore energetico, della logistica e dell’economia digitale che, per effetto della crisi, stanno incrementando i profitti. Per la nostra Organizzazione il predetto extra gettito dovrà essere canalizzato a sostenere famiglie, lavoratori e pensionati.

L’occasione odierna ci ha consentito di porre al Governo l’esigenza di non abbassare la guardia sulle problematiche del sistema produttivo, particolarmente sollecitato dall’attuale congiuntura, richiedendo di confrontarci con i Ministri competenti sulle maggiori criticità, a prescindere dalla crisi istituzionale.

Passando alle repliche del Governo, il ministro del lavoro Orlando ha ribadito che il sostegno a salari e pensioni è da considerarsi quale argomento da iscrivere nel novero degli “affari correnti”, comunicando che è stato quantificato il numero dei lavoratori esclusi dal bonus 200 euro e che il costo della estensione agli stessi appare sostenibile, attestandosi intorno ai 25 milioni di euro.

Il ministro per lo sviluppo economico Giorgetti ha ritenuto ragionevole la proposta di condizionare, come richiesto anche dalla Cisl, gli incentivi alle imprese all’applicazione dei contratti collettivi di lavoro. Rispetto alla sollecitazione sindacale su un maggior controllo su prezzi e tariffe ha fatto capire, invece, che l’unità di missione istituita presso il ministero non sarebbe ancora operativa a causa di una normativa lacunosa che necessiterebbe di ulteriori interventi. Così come ha dato disponibilità a non derubricare l’attenzione del proprio dicastero sulle situazioni di maggior criticità del sistema produttivo.

Il ministro dell’agricoltura Patuanelli ha espresso la volontà di riallineare il settore agricolo rispetto alle misure, indirizzate in precedenza agli altri comparti produttivi, che avevano escluso il settore primario, sostenendolo ulteriormente a causa della grave siccità.

Il ministro per la Pubblica Amministrazione Brunetta si è dichiarato fiducioso in merito alla possibilità di chiudere a breve il contratto enti locali e ha condiviso la proposta di sgravi sul secondo livello contrattuale, così come la sollecitazione della Cisl sugli sgravi dell’IVA sui generi di prima necessità.

Il ministro dell’economia Franco nel confermare che il predetto provvedimento si colloca nell’alveo di un gettito fiscale che quest’anno è stato più generoso, ha ricordato che con questo ulteriore intervento le uscite dello Stato per contenere la crisi ammontano a 48 miliardi.

Ha manifestato, tuttavia, preoccupazioni per i prossimi mesi, per le note questioni legate alle dinamiche internazionali. Si è detto comunque ottimista, in considerazione dell’uscita del PNRR dalla fase progettuale che nei prossimi mesi potrà offrire una buona spinta per l’economia.

In merito alle nostre proposte si è dichiarato favorevole alla detassazione del secondo livello contrattuale, pur ricordando che gli interventi del Governo, vista la situazione, potranno essere limitati all’anno in corso.

In conclusione dei lavori il Presidente del Consiglio Draghi ha rassicurato le OO.SS. che se le entrate cresceranno oltre l’attuale previsione, queste saranno impiegate per tutelare lavoratori, pensionati e imprese.

Nel salutarvi con affetto, e considerata l’importanza del confronto e la previsione di un suo prosieguo, sarà nostra cura continuare a tenervi informati.

Luigi Sbarra

Categorie
News

“Premio Pierre Carniti” 2022 – V Edizione

Carissime/i,

è stato recentemente pubblicato il bando del “Premio Pierre Carniti” 2022, ormai giunto alla quinta edizione.

Il concorso è promosso dall’Associazione Pierre Carniti con l’intento di premiare le migliori ricerche elaborate da giovani nel campo
delle politiche sociali, del lavoro e della lotta alle disuguaglianze.

Nel Regolamento allegato, che vi invitiamo a diffondere presso le vostre Strutture, sugli spazi web e social e in particolare tra i giovani, sono contenute le tracce tematiche proposte, i requisiti richiesti e le modalità di partecipazione al bando.

Questa iniziativa si prefigge l’obiettivo di sostenere e coinvolgere sempre più le nuove generazioni di studenti e studiosi interessati alle tematiche del lavoro e della rappresentanza, oltre a costituire un’opportunità significativa per ricordare la figura di Pierre Carniti e il suo impegno per i giovani

La scadenza per l’invio degli elaborati è il 31 gennaio 2023.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti è possibile consultare il sito internet www.pierrecarniti.it o inviare una mail all’indirizzo info@associazionepierrecarniti.it

Cordiali saluti.

Il Segretario Confederale Amministrativo
Giorgio Graziani

Categorie
News

XIX Congresso. Luigi Sbarra rieletto Segretario Generale della Cisl all’unanimita’ dei consensi

Luigi Sbarra è stato riconfermato all’unanimità Segretario Generale della Cisl al termine del XIX Congresso Confederale che si è chiuso oggi alla Nuova Fiera di Roma. È stato il Consiglio Generale della Confederazione, riunitosi a conclusione del Congresso, a rieleggere Sbarra all’unanimità come leader della Cisl.

Sbarra ha raccolto 193 voti su 194 votanti. Una scheda bianca. Lo stesso Consiglio Generale poco dopo ha eletto su indicazione di Sbarra anche i componenti della Segreteria Confederale riconfermando in questa carica: Daniela Fumarola, Ignazio Ganga, Andrea Cuccello, Giorgio Graziani, Giulio Romani, Angelo Colombini.

“È un grande onore e una grande responsabilità che mi impegnerò ad esercitare ogni giorno del mio mandato, rappresentando una grande comunità sindacale riformista, contrattualista, che, come diceva Tina Anselmi, vuole “esserci per cambiare”, partecipando attivamente alle grandi trasformazioni in atto per dare protagonismo e far avanzare crescita e sviluppo, qualità, stabilità, sicurezza del lavoro, tutela dei redditi e dei diritti delle persone “, ha dichiarato il Segretario Generale della Cisl , Luigi Sbarra.

Categorie
News

Legalità. Sbarra: “Firmato con la Fondazione Falcone il manifesto ‘Siamo Capaci!’ per costruire nelle scuole, sui territori, nei luoghi di lavoro percorsi di promozione della legalità. Saremo sentinelle della legalità”

Segretario Generale della Cisl , Luigi Sbarra, e la Presidente della Fondazione Falcone , Maria Falcone, hanno firmato oggi al Congresso della Cisl il manifesto “Siamo Capaci” per la promozione della cultura della legalità nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nel territorio”.

“E’ il lavoro – ha detto Sbarra- che contribuisce ad innalzare le difese immunitarie di legalità” ma anche “l’istruzione, la “buona istruzione”, il modo migliore per tagliare l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa”.

Categorie
News

SPORTELLO LAVORO – FELSA CISL CASERTA

CERCASI “ADDETTI DI SALA”
Per importanti realtà operanti nel settore della ristorazione presenti in provincia di Napoli e Caserta, si cercano risorse, anche senza esperienza, da formare con la mansione di “Addetti alla Sala”.
Iniziale contratto a tempo determinato di 3 mesi finalizzato ad una successiva stabilizzazione.
Il/La candidato/a interessato/a può inviare il CV allo Sportello Lavoro della FeLSA Cisl all’indirizzo email: v.iodice@cisl.it
L’oggetto della email deve contenere la dicitura “CV Addetto Sala” e il CV deve essere rigorosamente inviato in formato pdf nominato “CV Cognome Nome del candidato”.

▶️CERCASI “OPERATORI PELLETTERIA”◀️
Per importantissima realtà produttiva nel settore della pelletteria sita in provincia di Napoli, si cercano risorse, anche senza esperienza, da inserire in un interessantissimo processo formativo finalizzato all’assunzione.
Il/La candidato/a interessato/a può inviare il CV allo Sportello Lavoro della FeLSA Cisl all’indirizzo email: v.iodice@cisl.it
L’oggetto della email deve contenere la dicitura “CV Operatore Pelletteria” e il CV deve essere rigorosamente inviato in formato pdf nominato “CV Cognome Nome del candidato”.

Categorie
News

Legalità. Sbarra: “Avvieremo con la Fondazione Falcone il progetto ‘Siamo Capaci!’ per costruire nelle scuole, sui territori, nei luoghi di lavoro percorsi di promozione della legalità. Saremo sentinelle della legalità”

Pubblicato il 27 Mag, 2022
In Primo Piano, XIX Congresso – Primo piano
“Il tema della legalità è centrale, per non dire decisivo, per la qualità della vita pubblica del nostro Paese, per la “salute” della nostra democrazia, e della nostra economia. Bisogna quindi continuare a perseguire i mafiosi e farlo con sempre maggiori risorse e volontà”.’ Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra a Roma introducendo la tavola rotonda su Legalità e lavoro nel corso della terza giornata del Congresso nazionale della Cisl a cui partecipano Maria Falcone, Luciana Lamorgese, ministro degli Interni, il prefetto Lamberto Giannini, Capo della polizia-direttore generale della Pubblica Sicurezza, Gianfranco Cavallo, Generale di Corpo di Armata dell’Arma dei Carabinieri, Paolo Borrometi, vice direttore Agi, pres Art.21.

“Come ha sottolineato il Presidente Mattarella nella partita tra Stato e anti-stato va sempre messo in chiaro che lo Stato alla fine deve vincere. Senza eccezioni”, ha sottolineato il leader Cisl. “Di fronte, in questa partita, sappiamo bene di avere avversari diversi rispetto ad un tempo. Mafie di tipo nuovo, che non indossano la coppola, ma il doppiopetto che nella crisi prosperano, estendendo il proprio controllo economico sulle imprese in crisi, portate a darsi in pasto a chi lentamente le stritola e le inserisce in sistemi integrati di produzione, distribuzione e consumo. In questo senso, è molto positivo il fatto che nella legge delega in materia di appalti pubblici venga reintrodotta l’obbligatorietà della clausola sociale. È una norma fortemente voluta dalla Cisl, che tutela lavoratrici e lavoratori, proteggendoli in particolare nei cambi di appalto.

Bisogna proseguire su questa strada, superando anche due gravi storture come quella del massimo ribasso e quella dell’aumento ormai esponenziale degli affidamenti diretti senza gara. Semplificazione e accelerazione dei tempi non devono significare deregulation, scarsa trasparenza, minore controllo e messa in un angolo della partecipazione. Si possono e si devono semplificare le procedure mantenendo regole basilari per la trasparenza degli appalti, la legalità e la centralità del lavoro e della persona. La via è quella della partecipazione sociale. Di Patti territoriali per la legalità e lo sviluppo ben raccordati a una visione nazionale. Ma presidiati ogni giorno dalle “sentinelle” della società civile. Affrancare le persone dalla paura e dal bisogno. Questo bisogna fare. Combattere le disparità sociali e territoriali. Riscattare allo sviluppo il Mezzogiorno. Realizzare infrastrutture materiali, digitali e sociali. Investire su sanità, scuola e pubblico impiego.

E su tutto, la risposta decisiva: il lavoro che contribuisce ad innalzare le difese immunitarie di legalità. Ed è l’istruzione, la “buona istruzione”, il modo migliore per tagliare l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa. Anche per questo oggi avvieremo insieme alla Fondazione Falcone il progetto “Siamo Capaci!”, in cui ci impegniamo a costruire nelle scuole, sui territori, nei luoghi di lavoro percorsi di promozione della legalità. Nel momento in cui si gettano le basi della ricostruzione del Paese, riteniamo fondamentale rilanciare un messaggio forte che punti al risveglio delle coscienze civili, alla presenza di un pensiero etico diffuso, al maturare di una nuova generazione di donne e di uomini che ripudi l’indifferenza e scelga invece la partecipazione”.


Categorie
News

XIX Congresso Cisl. Draghi: “Governo e sindacati insieme per tutelare i lavoratori. Rafforzare la collaborazione con la parti sociali”

“Perché il cambiamento di domani dipende dalla nostra azione di oggi. E questa azione deve partire da una prospettiva concreta coraggiosa e condivisa. Fin dal suo insediamento il governo ha cercato e direi molto spesso ha trovato il dialogo con i sindacati. Lo abbiamo fatto perché le buone relazioni industriali sono state essenziali in alcuni dei momenti più difficili della nostra storia. Penso innanzitutto al patto Ciampi del 1993 che ha reso l’Italia più forte e competitiva e che ha coniugato crescita economica, tutela dei diritti, difesa dei salari dei lavoratori. Come ha detto Franco Marini, un grande segretario della Cisl, nel suo discorso di insediamento alla presidenza del Senato ”la forza di una democrazia matura come la nostra risiede anche nel saper convergere insieme sulle decisioni e sulle scelte migliori per il nostro Paese”.

“A marzo dello scorso anno con il ministro Brunetta abbiamo firmato il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico che ha inaugurato un metodo di confronto a partire dai temi dell’organizzazione del lavoro e della formazione professionale. A maggio il ministro Bianchi ha promosso il Patto sulla Scuola con cui il Governo si è impegnato a valorizzare il personale scolastico e a investire sulla sicurezza degli istituti. Abbiamo collaborato in modo costante e proficuo per la gestione della pandemia. Le intese sui protocolli contro il Covid 19 e sulle vaccinazioni in azienda ci hanno permesso di riaprire il paese più velocemente e di far ripartire l’economia in sicurezza. Collaboriamo nell’attuazione del PNRR grazie al tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale. Lo strumento essenziale per realizzare al meglio le riforme e gli investimenti che servono al paese in particolare ai giovani, alle donne al mezzogiorno. Questo elenco non esaustivo, dimostra che i risultati raggiunti dal Governo sono il prodotto di un metodo che ci siamo voluti dare insieme. Voglio ringraziare anche ovviamente il segretario Sbarra e la Cisl, ma anche la Cgil e la Uil i cui i segretari non ci sono oggi, per lo spirito di leale e franca collaborazione che auspico possa rafforzarsi ulteriormente nei prossimi mesi.

“La guerra in Ucraina rende i nostri sforzi di cambiamento più complessi e al tempo stesso anche più necessari. Il mercato dell’energia vive una fase di enorme volatilità che penalizza i lavoratori e le imprese. I blocchi all’esportazione, i colli di bottiglia negli approvvigionamenti, i ritardi nelle consegne hanno messo in luce la debolezza dei nostri sistemi industriali. Queste crisi colpiscono i particolare i cittadini più vulnerabili, le realtà sociali più fragili e mettono a dura prova la coesione sociale. Ci costringono a ripensare la nostra politica energetica, le nostre catene produttive, il nostro sistema di filiera. Il Governo si è mosso con rapidità per tutelare i lavoratori di fronte alle molte crisi di questi anni: abbiamo introdotto l’assegno unico per i figli, un sussidio familiare più semplice, equo, inclusivo, esteso anche agli autonomi ai disoccupati e agli incapienti. Con la riforma dell’IRPEF abbiamo sostenuto i redditi della famiglie soprattutto quelle più deboli. Questi maggiori trasferimenti valgono a regime 14 miliardi di euro e rendono il nostro sistema fiscale più razionale e più giusto.

“Prevediamo che al pressione fiscale quest’anno cali di 0,4 punti percentuali rispetto all’anno scorso ed è la riduzione più consistente degli ultimi 6 anni. Per sostener i salari abbiamo ridotto i contribuiti a carico dei lavoratori per quest’anno per tutelare i cittadini dai rincari energetici abbiamo ampliato la platea di persone che possono usufruire del bonus sociale elettricità e gas e tagliato le accise dei carburanti. Abbiamo introdotto una indennità una tantum da 200 euro per 28 milioni di italiani. Al tempo stesso interverremo per rafforzare la nostra economia in modo strutturale per renderla più competitiva ma che più sostenibile.

“Nelle scorse settimane abbiamo raggiunto accordo con diversi paesi dall’Algeria all’Azerbaigian per ridurre la nostra dipendenza dal gas russo e rafforzare la nostra sicurezza energetica. I settori strategici come i semi conduttori e le batterie abbiamo stanziato somme ingenti e avviato progetti innovativi per riportare la produzione in Europa e ridurre la dipendenza dall’estero. Accorciamo le catene del valore in settori come il farmaceutico, i materiali critici e investiamo sulla sicurezza alimentare.

“Con il PNRR investiamo nella transizione energetica e quella digitale. Per abbattere la precarietà per rafforzare le tutela nel mercato del lavoro occorre investire anche nella formazione professionale con incentivi specifici per i giovani, con uno stanziamento di circa 600 milioni di euro rafforziamo il sistema duale per sviluppare competenze utili nel mondo del lavoro. Vogliamo eliminare gli ostacoli che storicamente limitano l’occupazione delle donne. Lo facci con politiche di welfare come l’aumento egli asili nido attraverso gli sgravi contributivi per le aziende che si impegnano a garantire parità di genere. Abbiamo anche introdotto sgravi fiscali per le lavoratrici che rientrano al lavoro dalla maternità.

Molto però resta da fare a partire dalla sicurezza dei lavoratori. Voglio ricordare ancora una volta le persone che hanno perso la vita mentre lavoravano: oltre 1200 nel solo 2021. Alle loro famiglie, ai loro colleghi esprimo la più sentita vicinanza del Governo e la mia personale. Con la collaborazione attiva di voi sindacati siamo intervenuti per rafforzare e rendere più partecipato il sistema dei controlli. Potenziare le attività ispettive però non basta. Le aziende devono fare attività di formazione, di manutenzione, di prevenzione. E’ un tema di civiltà che qualifica una democrazia.

“Oggi mentre le ragioni della forza tentano nuovamente di prevalere nel cuore dell’Europa, voglio ricordare l’insegnamento di un economista che ha dato molto all’Italia, alla sua civiltà del lavoro. “L’utopia dei deboli –diceva Ezio Tarantelli- è la paura dei forti” lo dimostra la storia del movimento dei lavoratori nel nostro Paese. E’ così che si costruisce la forza di una democrazia libera, per questo abbiamo scelto senza esitazioni di metterci a fianco di un popolo aggredito, per questo abbiamo condannato senza esitazioni gli attacchi neofascisti alla sede di un sindacato. Dobbiamo difendere la forza delle istituzioni democratiche, i loro valori fondanti. Dobbiamo mantenere una prospettiva economica, sociale e civile condivisa. Dobbiamo continuare a “esserci per cambiare”.

Categorie
News

XIX Congresso Cisl. Patto sociale, politica dei redditi, lotta alle diseguaglianze. Sbarra: “serve una legge di iniziativa popolare sulla partecipazione”

“Un patto sociale e un grande accordo sulla politica dei redditi, lotta alle diseguaglianze, sicurezza sul lavoro e una legge di iniziativa popolare sulla partecipazione, questi i punti fondamentali al centro della Relazione di apertura ai lavori del XIX Congresso confederale, del Segretario generale della Cisl Luigi Sbarra per il quale la via maestra da perseguire resta “quella pattizia, quella dell’estensione dei migliori contratti. Quella conseguente all’accordo interconfederale del 2014 sulla rappresentanza”.

Un “pilastro strutturale” da mettere in piedi è quello di “una nuova politica dei redditi suggellata da un accordo trilaterale tra governo, sindacato e mondo delle imprese” – ha aggiunto richiamando “lo spirito del ’93” e guardando ad “un nuovo patto sociale. “Lo sosteniamo da tempo” – sottolinea ancora – e ora “non possiamo che apprezzare, da parte del governo, il riaffermarsi di questa idea. Per aumentare salari e potere d’acquisto “dobbiamo agire di intesa comune, azionando diverse leve” quella fiscale e contrattuale”.

“Con l’insediamento del Governo Draghi ci sono stati riscontri forti e positivi. Si è finalmente aperto a un dialogo sociale che ha dato vita a una serie di accordi di grande rilievo” ha poi osservato ricordando le intese siglate con il Governo, dal Patto per l’innovazione del lavoro pubblico al Patto sulla scuola, dalle intese per aggiornare i protocolli anti-covid a quelli sullo smart working e sulla governance partecipata del Pnrr. “Non è stato un cammino privo di ostacoli, non è mancato qualche stop. Ma si sono raggiunti risultati fondamentali”, aggiunge annotando come “sia stata finalmente archiviata la disastrosa stagione della disintermediazione e si sia entrati in una fase di vero confronto sociale”.

“Quella che stiamo promuovendo –dice Sbarra citando Gino Giugni- è una marcia per una nuova concertazione. Una concertazione da innovare, da aggiornare, da rendere snella e reattiva, che porti ad affidamenti solidi e regole condivise, dando profondità al cammino fatto in quest’ultimo anno e alle intese di assoluto valore che ne sono scaturite. (…) Di questo cammino conta il metodo, che mette insieme tutte le energie di cui dispone il Paese. E conta il prossimo traguardo, indispensabile per raggiungere quelli successivi: un nuovo “Patto sociale” organico, strutturato, condiviso”.

“Il nuovo Patto Sociale per lo sviluppo attorno al quale far ripartire il Paese ha, a ben vedere, dei termini che possono essere descritti sulla base delle due lame che costituiscono la forbice dell’economia: il lato della domanda e quello dell’offerta”.

Non poteva mancare il ricordo di Franco Marini, che dall’XI Congresso Confederale, nel luglio del 1989 parlava “l’Italia vive una situazione che può determinare, in un senso o in quello esattamente opposto, il suo presente ed il futuro delle prossime generazioni”. Forte è in noi “la consapevolezza che mai come ora il valore dell’esperienza sindacale debba misurarsi con gli orizzonti profondi che attraversano le società”. E che, per riuscire, non ci si possa limitare alle mura domestiche, ma sia necessario “orientare la nostra azione sul piano europeo”.

“Sono parole attualissime, pronunciate da un Maestro che, -aggiunge Sbarra- ne sono certo, in qualche modo anche oggi è tra noi”.

“Esserci per cambiare” uno slogan che riconduce alle parole di Tina Anselmi, in tre parole il manifesto potente di una grande donna. Che da Ministra costruì la sanità e il welfare del nostro Paese. Senza mai dimenticare, lei che lo conosceva bene, il lavoro delle donne, da dove veniva. “

Ed è il lavoro, con le donne e gli uomini del lavoro, su cui il Segretario pone l’accento. “È dalla misura umana che bisogna ripartire. La centralità della persona deve essere la chiave per ridefinire equilibri che in questi decenni, a livello globale ma anche all’interno delle singole nazioni, sono andati spostandosi altrove: verso le rendite speculative e finanziarie, verso la fredda contabilità di politiche ciecamente rigoriste, antisociali e tecnocratiche, che hanno fatto avanzare in modo prepotente quella “cultura dello scarto” denunciata da Papa Francesco nelle encicliche Laudato si’ e Fratelli Tutti. “Quando al centro del sistema”, ammonisce il Santo Padre, “non c’è più l’uomo ma il denaro, quando il denaro diventa un idolo, gli uomini e le donne sono ridotti a semplici strumenti di un sistema sociale ed economico caratterizzato, anzi dominato, da profondi squilibri”.

E poi il tema della sicurezza sul lavoro: “Il lavoro non può tramutarsi in causa di sofferenza e di morte” ha detto il leader della Cisl. “È un infinito bollettino di guerra: oltre 13 mila caduti nell’ultimo decennio in Italia. È intollerabile. Non abbiamo più sangue da dare. Non più una goccia”. Sindacati e imprese devono avere voce in capitolo nei Cda di Inps e Inail. Rilancia la richiesta il leader Cisl, Luigi Sbarra: “Inail e dall’Inps sono istituti che gestiscono le risorse dei lavoratori, dei pensionati, delle imprese. E che da anni vedono totalmente mortificate le rappresentanze sociali”, denuncia. “Lasciare sola la politica ai tavoli di decisione porta a inefficienze e faziosità partitiche di cui davvero il Paese non sente il bisogno. Il mondo del lavoro e dell’impresa devono avere voce in capitolo. E tornare ad avere peso nei board decisionali e nei consigli di amministrazione di queste ed altre realtà pubbliche. La sicurezza nei luoghi di lavoro deve diventare la nostra priorità, la nostra ossessione. Serve – ha aggiunto – un grande piano nazionale che rafforzi l’esercito degli ispettori e moltiplichi i controlli. Dobbiamo incrociare le banche dati, istituire una patente a punti da legare agli appalti. Va sostenuta la prevenzione e l’innovazione tecnologica finalizzata alla sicurezza. Un’azienda più sicura è anche più produttiva e competitiva”.

“Lanciamo oggi la raccolta firme per una legge di iniziativa popolare sulla partecipazione” nei board delle aziende, private e pubbliche, a partire da queste ultime. – annuncia poi Sbarra. “Questo è il nostro impegno, questa la nostra battaglia. La partecipazione – sottolinea – va costruita dal basso, attraverso l’incontro negoziale e la bilateralità. Ma va anche promossa con una legge di sostegno ad un accordo quadro che promuova forme di vera e propria cogestione. Un modello applicabile alle grandi aziende pubbliche e private, con consigli di sorveglianza composti anche da rappresentanti dei lavoratori. Fissando il traguardo al coinvolgimento strutturato del mondo del lavoro alla vita finanziaria e alla governance d’impresa. Il tempo è arrivato” – sottolinea.

Nel fare poi riferimento al lungo periodo della pandemia e alla recente guerra in Ucraina, Sbarra pone l’accento sui ritardi e le criticità da sempre denunciati dalla Cisl: “Si tratta di ritardi e criticità che la Cisl denuncia da sempre. Quelli di un welfare su cui, negli anni, non si è debitamente investito, ma al contrario si è tagliato in modo scellerato. Quelli che si manifestano nelle fragilità di un sistema-lavoro e di un tessuto produttivo non supportati adeguatamente da tutele attive, investimenti e democrazia economica. Quelli legati ai limiti di un’Europa ancora inconclusa, ancora da “osare”.

È il lavoro che ha salvato l’Italia e l’Europa. Il coraggio e i sacrifici affrontati da medici, infermieri, operatori sanitari. L’impegno di donne e uomini delle Forze dell’Ordine, della Protezione civile, delle Amministrazioni, degli Enti locali, delle scuole. Quello di chi ha continuato a garantire servizi e beni essenziali anche nei periodi di lockdown; il vasto esercito di lavoratori che opera nelle “filiere della vita”, nell’agroalimentare, nella logistica, nei trasporti, nella distribuzione.

E sul capitolo della guerra in corso in Ucraina dopo l’invasione della Russia “la pace è un bene supremo. Ma non una pace ”purché sia”.- sottolinea precisando che “non può esserci pace se c’è sottomissione perché non è una pace quella che coincide con le ambizioni di chi vuole ridisegnare i confini d’Europa con la forza. Quella che va perseguita è la pace giusta e duratura dei diritti umani, della democrazia. È il grande obiettivo verso cui deve essere rivolto ogni sforzo della comunità internazionale, dell’Europa, del nostro Governo. Per questo abbiamo sostenuto, dal primo momento, le dure sanzioni che con prontezza, evitando altre scelte che avrebbero comportato una escalation militare ancora più pericolosa, sono state applicate nei confronti di Mosca. Per questo abbiamo sempre chiesto di portare avanti, senza riserve, il più forte sostegno umanitario, logistico e materiale verso milioni di profughi in fuga dalle truppe russe e dalle rappresaglie sui civili inermi”.

“Questi temi –dice Sbarra – dovranno essere il cuore della “giusta transizione” europea. Dovranno essere ben declinati dentro i nuovi strumenti e le profonde piste di cambiamento che l’Unione è chiamata a definire alla luce delle radicali trasformazioni in cui siamo immersi.

Integrazione politica e sociale, difesa ed energia come frontiere decisive. Lungo questa strada l’Unione deve lasciarsi definitivamente alle spalle i troppi vertici chiusi con il verbo sbagliato: non “decidere”, ma “auspicare”. Con il risultato inevitabile e grave che sulla scena globale mentre noi auspicavamo, gli altri decidevano. L’augurio è che tra i leader politici non manchi consapevolezza e coraggio. E che una nuova stagione costituente vada avanti e acceleri, verso il traguardo degli Stati Uniti d’Europa”.

E torna sul tema del lavoro : “Chiediamo interventi forti per sostenere i consumi e proteggere il lavoro, che va difeso con strumenti transitori ma non di breve periodo, con sgravi anche alle aziende che non licenziano. Pensiamo, per esempio, al bisogno di elevare ulteriormente il prelievo sugli extra-profitti, a confermare in via strutturale il taglio delle accise sui carburanti, a incrementare il sostegno dei 200 euro, ad alzare il tetto Isee per gli sgravi in bolletta, a definire un nuovo bonus che possa agire in maniera trasversale su lavoratori e pensionati per consentire acquisti di beni di largo consumo in esenzione Iva. È questione di giustizia sociale, ovviamente. Ma anche di macroeconomia. Perché se in un momento cruciale come questo sganciamo le persone dai luoghi di lavoro e lasciamo sole le imprese, rischiamo di perdere per sempre asset strategici e di condannarci alla desertificazione economica e sociale”.

E conclude: “Noi anche oggi, dal nostro Congresso, vogliamo lanciare a tutto il Paese un messaggio di fiducia e di speranza. Vogliamo condividere la consapevolezza che i problemi si risolveranno solo partendo dalla centralità della persona, dando risposta alle esigenze e alle domande del singolo lavoratore e della singola azienda. E insieme vogliamo trasmettere la convinzione che seppure ancora molto lunga, la strada è aperta, il percorso della ricostruzione è avviato. È il grande compito che abbiamo davanti, che ha davanti la nostra generazione di Sindacalisti Cisl”.

Categorie
News

Decreto aiuti – Luigi Sbarra “Il Dialogo Paga”

Care amiche e cari amici,

nella serata del 2 maggio il Governo ha varato il Decreto-legge recante misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi Ucraina, ribattezzato “Decreto Aiuti”.

Apprezziamo il metodo scelto dal Presidente del Consiglio che, prima di riunire la Cabina di regia e il Consiglio dei Ministri, ha voluto incontrare Cisl, Cgil e Uil. Il risultato di questo incontro è stato rilevantissimo: il raddoppio delle risorse investite, da 7 a 14 miliardi di euro, distribuiti su un set di misure emergenziali rivolte a lavoratori, pensionati, famiglie e imprese che ha recepito diverse proposte avanzate dalla Cisl.

Il testo legislativo va nella direzione di un contrasto rapido e diretto agli effetti negativi dell’inflazione, scatenata in particolare dal rincaro degli energetici, introducendo la novità del bonus economico rivolto ai lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati con un reddito fino a 35mila euro, intervento che interessa 28 milioni di persone e quota da solo 6,5 miliardi di euro. Si conferma il taglio delle accise sui carburanti fino a luglio e il bonus sociale sull’energia elettrica e il gas per tutto il terzo trimestre.

Le risorse aggiuntive sono state individuate innalzando al 25% il prelievo sugli extra profitti delle aziende importatrici, produttrici e distributrici di gas ed energia: seppure ancora migliorabile, questa decisione è assolutamente condivisibile e da noi auspicata da mesi, cioè da quando, per primi, abbiamo denunciato l’incongruenza tra l’esplosione dei prezzi al consumo dei prodotti energetici e la sostanziale invarianza dei prezzi realmente pagati per le importazioni.

In questa situazione di difficoltà deve essere apprezzato anche il rafforzamento del fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione che, insieme agli altri interventi, offre un sollievo a numerose famiglie, già in situazioni di disagio prima dello scoppio della guerra, tanto da dover riflettere sulla opportunità di una stabilizzazione della misura.

Allo stesso modo sarebbe opportuno rendere permanente la riduzione delle accise e dell’IVA sui carburanti.

Abbiamo chiesto al Governo di intraprendere anche una risoluta azione all’interno dell’Unione Europea per realizzare un fondo alimentato per l’energia e per mettere un tetto ai prezzi delle materie energetiche.

Concreto e positivo, infine, nell’ambito di impresa 4.0, l’incremento degli stanziamenti per la formazione e per gli investimenti che sostiene la ripresa con misure orientate all’innovazione.

Sul fronte delle rinnovabili la semplificazione introdotta è utile e deve contribuire ad accelerare, aumentare e diversificare la produzione energetica nazionale.

Abbiamo chiesto al Governo di insistere sulla strada intrapresa a sostegno della crescita economica sostenendo la domanda interna e i consumi. A questo proposito si deve valutare l’utilità di introdurre nell’immediato futuro forme di sostegno direttamente rivolte a facilitare gli acquisti da parte delle famiglie, agendo su strumenti che consentano la riduzione o l’esenzione dell’IVA.

Altresì, abbiamo chiesto di rivalutare le pensioni adeguando il coefficiente di rivalutazione ai nuovi tassi di inflazione.

I provvedimenti del decreto, giustamente, rispondono a una logica di emergenza a cui ora va affiancata una strategia capace di intervenire sui nodi strutturali del Paese e di farlo entrare in una stagione di crescita economica e sociale attraverso:

•una nuova politica dei redditi;
•il rilancio dell’occupazione, della produttività, di un mercato del lavoro efficiente;
•il rilancio degli investimenti e una governance concertata del PNRR;
•una nuova politica industriale che governi in modo equo le transizioni;
•una riforma previdenziale realmente inclusiva e sostenibile;
•la valorizzazione della contrattazione e della partecipazione;
•un sistema fiscale equo ed efficiente;
•il riscatto del Mezzogiorno e della coesione sociale;
•un nuovo modello fondato su legalità, solidarietà e responsabilità sociale.

Per farlo è necessario che al più presto il Governo dia corso all’impegno assunto prima di Pasqua convocando le parti sociali in tavoli tecnici e politici, per dare vita ad un nuovo patto sociale.

Proprio i risultati, ancora certamente molto parziali ma importanti nel merito e nel metodo, del negoziato, fortemente voluto dalla CISL, che ha portato al varo del Decreto Aiuti dovrebbero far riflettere tutte le parti su come il confronto a tutto campo e con pari dignità dei corpi sociali possa essere la chiave di una ripartenza solida, stabile, equa e partecipata.

Seguiremo, come sempre, il percorso parlamentare di conversione in Legge del Decreto Aiuti nella prospettiva di migliorare e rafforzare i contenuti.

Affettuosi saluti

Luigi Sbarra

Categorie
News

Caserta 1 Maggio 2022 “Lavoro e Pace” Caserta 1 Maggio 1950 costituzione delle Unioni Sindacali Provinciali

La manifestazione del 1 maggio 2022 “Lavoro e pace. Non c’è lavoro senza la pace.
E oggi, Caserta è la nostra Assisi. Da qui inizia un cammino nuovo”, così Giovanni Letizia, segretario generale della Cisl, in occasione del Primo Maggio, che quest’anno è stato celebrato presso lo scalo merci Maddaloni Marcianise, alla presenza del vescovo di Caserta, mons. Pietro Lagnese.
Manifestazione unitaria che ha posto al centro, con più forza, l’emergenza occupazione in Terra di Lavoro. “L’iniziativa di quest’anno- prosegue Letizia – ha una maggiore valenza perché traccia l’inizio di un percorso con accanto la Diocesi, per il riscatto della nostra terra. La presenza congiunta delle organizzazioni sindacali, delle istituzioni locali, e della stessa Chiesa, – conclude – auspichiamo sia quel segno di inversione di tendenza che tante lavoratrici, lavoratori, giovani e donne si aspettano”

La Cisl viene fondata il 30 aprile 1950 con l’approvazione del “Patto di unificazione delle forze sindacali democratiche”, votato all’unanimità dai delegati della LCGIL, della Fil e della UFAIL, riuniti in assemblea generale costituente al teatro Adriano di Roma.
La CISL è stata ufficialmente costituita a conclusione dell’assemblea dei delegati che ha avuto luogo al Teatro Adriano a Roma dopo le dichiarazioni di scioglimento delle tre organizzazioni sindacali unificate L.C.G.I.L. – F.I.L
Il primo maggio del 1950 i lavoratori italiani si sono riuniti nella CISL Le imponenti manifestazioni dimostrarono in tutta Italia la serena forza dei lavoratori


Anche a CASERTA la manifestazione del 1 maggio 1950 dove musiche, cortei, bandiere, sono sfilate sotto un alone di sole che pareva volesse dare il contributo anche della natura ed una festa di libertà e di civiltà.
Colonne di lavoratori hanno sfilato per tutte le vie cittadine nella più composta disciplina dando uno spettacolo veramente esemplare di quella maturità civile che è il programma fondamentale del sindacalismo democratico.

(Art. del giornale Conquiste del Lavoro anno III° n° 18 del 7 maggio 1950)